La Fondazione Carlo Perini, in collaborazione con PeriferiArtMi e il gruppo Facebook I Vecchi Amici di Quarto Oggiaro, organizza, nell’ambito dell’iniziativa “LA NARRAZIONE ALTERNATIVA DELLA CITTÀ” per riscoprire gli antichi Borghi e i nuovi Quartieri, un ciclo di VISITE GUIDATE, ogni terzo weekend del mese, dal tema
MEMORIA STORICA E RINNOVO URBANO
Itinerari nei quartieri di Milano tra tradizione e modernità postindustriale
SABATO 20 FEBBRAIO 2021 alle ore 10.00
IL CASO DI QUARTO OGGIARO NEL CONTESTO URBANISTICO E POSTINDUSTRIALE
VISITA GRATUITA – POSTI LIMITATI
PRENOTAZIONE obbligatoria tramite email scrivendo a info@fondazioneperini.org
Emanuele RODRIQUEZ, Guida turistica autorizzata, ci accompagnerà attraverso percorsi inediti al confine tra memoria, tradizione a confronto con la modernità postindustriale di uno dei quartieri tra i più discussi della città di Milano ma esempio di rigenerazione urbana e civile.
Si fa presente che le visite si svolgeranno nel rispetto dei DPCM anti Covid – le mascherine sono obbligatorie
La programmazione potrà subire delle modifiche in funzione delle nuove disposizioni governative.
MEMORIA STORICA E RINNOVO URBANO
Itinerari nei quartieri di Milano tra tradizione e modernità postindustriale
SABATO 20 FEBBRAIO 2021 alle ore 10.00
IL CASO DI QUARTO OGGIARO NEL CONTESTO URBANISTICO E POSTINDUSTRIALE
ORE 10.00:
Ritrovo presso la Chiesa della Resurrezione di Nostro Signore Gesù via Longarone, 5
Visita al Quartiere tra le vie Amoretti, Capuana e Pascarella con uno sguardo all’edilizia popolare sorta negli anni 60
Sosta alla Chiesa di Santa Lucia in via De Roberto, 20 con sguardo alle Torri di via Lessona
Visita al tratto del quartiere Aldini II attraverso le vie De Pisis e Graf con sosta alla Chiesa della Pentecoste
Visita all’ex Cava Cabassi ora Parco Simoni attraverso le vie Lopez e Simoni
Visita al nuovo quartiere di Euromilano e al Parco Franco Verga tra le vie Palizzi, Eritrea con uno sguardo all’area industriale della ex-Fina, ora bonificata.
ORE 12.30: Fine della Visita
Quarto Oggiaro, insieme al quartiere Bovisa, è forse quello che più di tutti ha risentito di un processo di trasformazione urbana che ha interessato il recupero delle aree dismesse ancor prima dei più recenti strumenti urbanistici previsti dalle nuove normative regionali.