AREA TEMATICA: CULTURA E SOCIETÀ
Premessa
"LA CULTURA NON è PRIVILEGIO DI RISTRETTI GRUPPI D’INTELLETTUALI, MA PATRIMONIO COMUNE A TUTTI GLI UOMINI.
Nella misura in cui gli esponenti del mondo politico, economico e culturale faranno opera di testimonianza fra tutti i cittadini indistintamente, sarà possibile garantire una maggiore elevazione morale e sociale con un più dignitoso sistema di vita conforme agli ideali e ai valori di libertà e di democrazia propri della nostra società moderna e globalizzata.
L’attività della Fondazione, sin dalla sua nascita nel lontano 1962, avvenuta nel clima di apertura e di pace propiziato dall’annuncio e poi dallo svolgimento del Concilio Ecumenico Vaticano II, in un’area “di frontiera” della periferia milanese, si è presentato come un significativo punto di riferimento per un dibattito culturale aperto, all’insegna del dialogo, dell’ascolto civile, del confronto democratico, della partecipazione intorno ai grandi temi della società contemporanea.
Milano, Agosto 2002
L’Arcivescovo di Milano
Carlo Maria Martini
Con la sua multiforme attività su temi d’interesse scientifico, politico, economico, storico, letterario, artistico, religioso, cinematografico, teatrale e sociale e le sue pubblicazioni, i quaderni di studio e di ricerca, ha saputo proporsi come autentico laboratorio di una cultura di base, in grado di far emergere e valorizzare il ricco patrimonio di idee, di esperienze e di proposte presenti nelle città di Milano e in Lombardia fra emarginazione e silenzio. Tali ricerche rappresentano un ricco patrimonio librario per gli studiosi delle periferie urbane, delle aree metropolitana e, soprattutto, del territorio regionale.
La Fondazione Perini svolge oggi un notevole sforzo verso una cultura sociale di qualità finalizzata ad una grande progettualità di confronto tra culture e civiltà diverse. Nel prossimo futuro, occorre evitare il rischio di uno scenario imperniato sullo scontro di civiltà, ma occorre compiere uno sforzo tenace per rendere possibile il dialogo e l’interazione fra la nuova società multiculturale e multietnica, per favorire nuovi processi d’integrazione sociale."