6 – RIVENDICAZIONE BR ATTENTATO IOSA

5 – Il racconto dell’attentato del 1 aprile 1980

DAL VOLANTINO DI RIVENDICAZIONE DELLE BRIGATE ROSSE

La rappresaglia delle brigate rosse della Walter Alasia alla sezione DC di via Mottarone a Milano

Dal volantino di rivendicazione delle brigate rosse si legge:

“Il 1 aprile 1980, un nucleo armato delle brigate rosse ha attaccato e perquisito il covo democristiano di via Mottarone. I responsabili della sede, insieme al loro illustre ospite, sono stati puniti e per un bel po’ non potranno svolgere la loro losca attività. Ecco chi sono: Eros Robbiani via Sonnino 12, segretario di sezione e membro del direttivo cittadino della dc, esperto di urbanistica (leggi speculazione edilizia); Antonio Iosa via dei Frassini 39, presidente del Circolo culturale Carlo Perini; Emilio Del Buono via Monteceneri 58, direttore del Circolo Prealpi; Nadir Tedeschi via Reni 11, Trezzano sul Naviglio, membro del Consiglio Nazionale della Democrazia Cristiana ed esperto del mondo del lavoro. Parlando della DC scrive… E’ questo immenso potere economico, politico, militare che fa di questo partito, un vero partito di Stato, ch’è riuscito a coinvolgere intorno agli interessi del profitto e della rapina, altre forze politiche. È questo potere che lo rende, da 30 anni, inamovibile dal governo degli interessi della borghesia.…Per questo la distruzione di questa società vuol dire liquidare il Partito della DC, colpendolo nelle sue strutture al centro e alla periferia. Le mani avide di questi loschi individui arrivano ovunque, fi no nei quartieri periferici ove

regolano e determinano le condizioni di vita proletaria, rapinando e speculando su tutti i bisogni vitali dei lavoratori: dalla casa alla salute, dai prezzi al mercato del lavoro. Inoltre, negli ultimi anni stanno attuando una capillare infiltrazione nella vita dei quartieri e una conquista di maggiori consensi alla loro politica criminale attraverso nuove leve di galoppini, che animano i cosiddetti circoli culturali come “il Perini” e innumerevoli iniziative di propaganda controrivoluzionaria come i dibattiti sulla “delinquenza minorile e la sua prevenzione” (leggi carcere), sui problemi della scuola (leggi selezione) ecc. Non bastano più chiese e oratori, ma questi bastardi s’intrufolano nelle scuole, nei Consigli di Zona, nei luoghi di lavoro e anche a Quarto Oggiaro operano i vermi democristiani (e Iosa è uno che inganna i proletari e sottoproletari di Milano, facendo cultura per il sistema di potere dominante)…e il volantino così conclude:

– attaccare e distruggere i covi della DC nei quartieri proletari!

– colpire i boss mafiosi democristiani ed espellerli dai nostri quartieri!

– colpire in tutti i modi e in tutti i luoghi i poliziotti e i carabinieri in borghese e in divisa, impedendogli di controllare e annientare le nostre lotte!

– disarmare le forze militari di occupazione dei quartieri proletari e armarli con i loro mitra controrivoluzionari!

– costruire i primi nuclei clandestini di resistenza!

– Costruire il partito Comunista combattente!

Compagni i carabinieri, i mercenari di Kossiga, hanno assassinato a Genova quattro compagni delle brigate rosse: Roberto, Pasquale, Antonio operai del porto e la compagna Cecilia. La vendetta che chiediamo per questi compagni non è quella di rispondere colpo su colpo, ma quella più tremenda di raccogliere il loro fucile e prendere il loro posto nella lotta, certi come siamo che, alla fi ne, nulla rimarrà impunito.

Onore a tutti i compagni caduti combattendo per il comunismo!”